Francesca Ghirardelli – Solo la luna ci ha visti passare

Francesca Ghirardelli Francesca Ghirardelli, Solo la luna ci ha visti passare, Mondadori

Francesca Ghirardelli, Maxima
Solo la luna ci ha visti passare
Mondadori

Sigillata al buio dentro il cassone di un camion ha attraversato Ungheria, Austria e Germania prima di raggiungere la sua destinazione, l’Olanda. Ma per arrivare alla tappa finale ha dovuto affrontare il mar Egeo a bordo di un gommone carico di uomini, donne e bambini, i corpi letteralmente ammassati gli uni sugli altri, senza quasi la possibilità di respirare. Ha percorso a piedi chilometri di asfalto fino a vedere il sangue macchiarle le calze, ha marciato sotto un temporale, si è nascosta e ha cercato rifugio nei boschi di Macedonia e Serbia. «Prima di partire mi ero ripetuta mille volte: “Maxima, sei abbastanza forte per questo viaggio!”. Ma quando mi sedevo per riposare, non riuscivo più a rialzarmi. Mi rimettevo in spalla il mio pesante zaino e non stavo in piedi.» Dalla Siria all’Olanda, questo è il viaggio di Maxima, siriana curda di 14 anni, che fra luglio e agosto 2015 ha percorso la «rotta balcanica», determinata a iniziare una nuova vita in Europa. Cresciuta ad Aleppo, Maxima ha abbandonato la città nel momento in cui gli echi della guerra civile scoppiata nel 2011 si sono fatti troppo vicini, quando il conflitto è arrivato nel suo quartiere e dalla finestra della sua camera ha visto sollevarsi nubi spesse di cenere e il pulviscolo dei palazzi sbriciolati dai bombardamenti. Con la famiglia si è trasferita in un villaggio vicino al confine turco, area oggi minacciata anche dalla penetrazione dell’Isis, che ha il suo quartier generale a Raqqa, ad appena tre ore d’auto di distanza. Nel suo intenso racconto affidato a Francesca Ghirardelli, che l’ha incontrata prima nel parco di Belgrado poi in Olanda, nella casa dove ora vive, Maxima ripercorre i ricordi più intimi della vita quotidiana in Siria e descrive le tappe del viaggio che ha accomunato il suo destino a quello di centinaia di migliaia di migranti e rifugiati, siriani come lei, ma anche afghani, iracheni, eritrei e di altre parti del pianeta. «Sapevo che in Europa c’era chi non ci voleva. E vorrei dire agli europei che non è colpa loro se avvertono un sentimento di rifiuto per i rifugiati. Tutti quelli che amano il proprio Paese diventerebbero pazzi vedendo i problemi causati dall’arrivo di tante persone in difficoltà. Ma vorrei anche dire che viviamo tutti nello stesso mondo. E suggerire a chi in Europa non ci vuole, di provare a essere più felice per la vita che conduce e di cercare di capire di più gli altri. Perché, se vogliamo vivere in pace, bisogna darsi una mano a vicenda. Non c’è altro modo.» Un cammino attraverso l’Europa – oltre i limiti della paura, del coraggio e della determinazione – che Maxima, piena di fiducia incrollabile in sé, vive come un bruttissimo sogno ma anche come una grande, indimenticabile avventura che ha trasformato il suo modo di guardare la realtà e ha cambiato, per sempre, il corso della sua vita.

Francesca Ghirardelli, giornalista freelance, da oltre dieci anni collabora con diversi quotidiani e settimanali nazionali. Raccoglie storie di migrazioni e popoli in movimento, soprattutto lungo le sponde del Mediterraneo. Ha incontrato Maxima a Belgrado, in Serbia, nell’ultima tappa del viaggio verso l’Olanda, dove poi l’ha ritrovata, sana e salva.

Maxima è nata in Olanda da genitori curdi siriani. Dall’età di un anno e mezzo, cioè da quando la sua famiglia ha deciso di fare ritorno in Siria, è vissuta ad Aleppo. A causa della guerra, si è poi trasferita in un villaggio vicino al confine con la Turchia. Per tre anni le è stato impossibile frequentare la scuola. Nell’estate del 2015 è partita per raggiungere il Nord Europa, mentre i suoi genitori sono rimasti in Siria. Ora vive in Olanda, ospite di un’amica della madre.

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