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Francesca Biasetton “La bellezza del segno”

Francesca Biasetton "La bellezza del segno" Editori Laterza

Francesca Biasetton
“La bellezza del segno”
Elogio della scrittura a mano
Editori Laterza

laterza.it

«La nostra scrittura dice molto di noi. Come il nostro volto e la nostra voce, è unica e ci assomiglia. Quando scriviamo a mano il tempo rallenta, diventa nostro, ci distacchiamo dall’assillante urgenza quotidiana, stiamo con noi stessi.»
Un libro sulla pratica, sui significati della scrittura a mano e della calligrafia, scritto da una delle più stimate calligrafe italiane.

«Quando vi dedicate alla scrittura cercate di essere consapevoli dello spazio che vi circonda, osservate il luogo in cui vi trovate e il foglio di carta davanti a voi. Tutto questo spazio, dentro e intorno a voi, non è vuoto, ma semplicemente in attesa. Lasciate che le emozioni si diffondano lungo il braccio fino ad arrivare al cuore. Il pennino, la mano, il braccio e il cuore diventeranno una cosa sola.» Così il calligrafo Ewan Clayton spiega come può esserci una simbiosi tra i moti del corpo e del pensiero. La scrittura a mano rappresenta una forma di autoeducazione del pensiero, lascia spazio al tempo dell’immaginazione, dell’apprendimento, della progettazione. In particolare, fare calligrafia significa superare le consuetudini: le lettere, simili ma non identiche, vengono tracciate secondo regole precise, o sapientemente deformate. All’inizio risulterà difficile, ma l’arte della calligrafia ci impone di scegliere di rallentare, e di osservare.

“E’ una pura illusione credere che stiamo guadagnando temp: lo stiamo perdendo, stiamo sacrificando il tempo dell’apprendere, dell’immaginare, del pensare, del socializzare e, perché no, della noia…. Con la lettura, come con la scrittura, il tempo rallenta, diventa nostro, ci distacca dall’assillante urgenza quotidiana, ci consente di stare con noi stessi; e tanto più questo è vero se si scrive a mano: un piccolo impegno per dare concretezza e ordine.”

Giuseppe Antonelli
“Oggi, di inchiostro se ne usa sempre meno: i proverbiali fiumi sono ormai disseccati. La scrittura è molto più diffusa ma sempre più immateriale: impalpabile, volatile. Scripta volant, e alle sudate carte si è sostituita l’insostenibile leggerezza del bit. Inutile piangere sull’inchiostro non più versato”.

Francesca Biasetton, calligrafa e illustratrice, ricopre dal 2011 il ruolo di presidente di ACI Associazione Calligrafica Italiana. Si è specializzata in Italia, Belgio, Germania e Inghilterra. Dopo avere approfondito gli alfabeti formali, privilegia le forme espressive della calligrafia. Ha lavorato per editoria, cinema ed eventi culturali.

biasetton.com

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