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Fiorenza Barbero “Maria Isoardo: un’intervista impossibile”

Fiorenza Barbero, Maria Isoardo: un'intervista impossibile

Fiorenza Barbero
“Mario Isoardo: un’intervista impossibile”

Maria Isoardo, classe 1917, è una figura di riferimento a Centallo suo paese natale, per il sacrificio che la vide protagonista in Valle Stura durante la seconda guerra mondiale. A costo della propria vita difese gli ideali di fede e giustizia.
Il 20 aprile del 1944, primo giorno di rastrellamenti in vallata, Maria Isoardo venne barbaramente uccisa per mano di un militare dell’esercito tedesco nella scuola di Pietraporzio dove insegnava.
Una vita dedicata agli altri; una vita improntata al bene altrui. Una giovane donna dalle idee chiare e dal credo robusto.
Una famiglia numerosa la sua: lei decima di tredici fratelli, di cui ben sette prematuramente scomparsi; papà Pietro laborioso e onesto, mamma Domenica forte e allenata alla sofferenza.
Una carriera scolastica completa: dalle elementari alle medie, a cui è seguita la formazione al collegio Immacolata di Cuneo dalle suore Giuseppine, frequentando l’istituto magistrale De Amicis per diventare una coscienziosa maestra.

La passione per la lettura, i viaggi, la scrittura, l’amore per Dio e per la montagna e la sua missione, l’insegnamento: essere una buona magistra per i suoi allievi, ripagando gli sforzi della sua famiglia con un lavoro adeguato.
Negli anni fu assegnata a Tenda, Limonetto, Oncino, Molini di Elva e, in ultimo, a Pietraporzio.
Risuonano ancora vive e forti le sue parole: “C’è la volontà ferma di fare il maggiore bene possibile, c’è l’amore per i bambini. Il resto verrà”. Le colleghe e i genitori dei ragazzi la stimavano e le volevano bene perché “Lavorava con zelo e dolcezza; era molto buona e alla buona, non si dava arie”.
A giusto titolo è stata definita “martire della dignità della donna” perché quel giorno di aprile, con tutta se stessa, lottò per non soccombere al soldato dall’inaudita violenza difendendo i suoi ideali di fede e giustizia.
Maria Isoardo è morta con dignità, aprendo la strada a quel nuovo risorgimento che nell’emancipazione femminile troverà terreno fertile.

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Nel centenario dalla nascita di Maria Isoardo (1917/2017), l’associazione “Centallo Viva” che, da sempre, ricorda la memoria della propria concittadina lo fa attraverso uno nuovo scritto destinato ai ragazzi delle scuole.
L’autrice è Fiorenza Barbero, giornalista del settimanale “La Fedeltà” di Fossano, che ha immaginato un’intervista virtuale a Maria Isoardo. Un dialogo profondo e intimo, benché immaginario, fondato su una precisa ricerca storica e su fonti e testimonianze arrivate fino a noi.

L’intervista è scaricabile dal sito www.lafedelta.it


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