Daniela Marcheschi “Il naso corto”

Daniela Marcheschi Daniela Marcheschi, Il naso corto, EDB

Daniela Marcheschi
“Il naso corto”
Una rilettura delle Avventure di Pinocchio
EDB Bologna

Alzi la mano chi ha davvero amato il capitolo finale delle Avventure di Pinocchio, dove il protagonista – dopo essere stato vegetale (legno) e animale (ciuchino) – diventa «un bambino per bene» in carne e ossa. Dopo un intero racconto di marachelle e avventure, il finale si spegne in modo moralistico e sciapo. Ma Collodi intendeva davvero questo? Oppure nella sua scrittura c’è qualche indizio che ci porta a pensare ad una burla dell’autore nei confronti dei lettori?

“A lungo abbiamo attenuato la carica esplosiva di Pinocchio, leggendone le Avventure come la parabola di un burattino irrequieto che, infine, si ravvede diventando disciplinato e conformista. Ma è credibile che un romanzo di suggestivo richiamo e straordinario estro umoristico si concluda come una qualsiasi opera edificante? E Collodi voleva davvero così?”

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Collodi chiude Le Avventure di Pinocchio – aperte nel segno ironico di un «pezzo di legno» che parla – con uno sberleffo ancora più squillante: il ragazzino ex-burattino si vanta di essere «perbene», rischiando di diventare un borghesuccio pago delle sue conquiste. Collodi si prende gioco della sua presunzione, utilizzando la punteggiatura (il punto esclamativo e i puntini di sospensione finali, sempre adoperati dall’autore quando intende satireggiare i propri personaggi) e l’espressione «con grandissima compiacenza», che egli usa in chiave ironico-satirica in migliaia di articoli giornalistici. Una strizzatina d’occhio, insomma, per avvisare il lettore che il finale della storia è diverso da come sembra. Le Avventure di Pinocchio si aprono dunque nel segno del comico, per chiudersi nello stesso segno – l’irrisione del ragazzino compiaciuto di sé – con perfetta simmetria. Pinocchio non può diventare «perbene», perché tradirebbe il compito che ne contrassegna il destino vitale e dinamico: tener vigile la propria coscienza a costo di risultare perennemente irriverente.

Daniela Marcheschi, docente e studiosa di letteratura italiana e scandinava, ha curato i «Meridiani» Mondadori delle opere di Carlo Collodi, di cui dirige l’Edizione nazionale. È autrice di saggi tradotti in molte lingue.

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