Conversazione di Livio Partiti con Simona Baldelli
IL DIO DI MIO PADRE
FESTIVAL LETTERARIO DEDICATO A JOHN FANTE
TORRICELLA PELIGNA
Il Premio John Fante è un concorso che s’inserisce all’interno del
Festival letterario ‘Il Dio di mio padre’ con l’intento di rendere
omaggio allo scrittore italoamericano originario di Torricella Peligna e
di contribuire alla promozione letteraria e artistica internazionale.
Il Premio John Fante vuole valorizzare la diversità culturale in tutte
le sue forme e sostenere l’opera di scrittori esordienti italiani.
SIMONA BALDELLI
EVELINA E LE FATE
GIUNTI EDITORE
VINCITORE DEL PREMIO OPERA PRIMA
La narrazione si apre con una scena
memorabile, l'arrivo degli sfollati: a Evelina pare che dalla neve
stiano uscendo le anime dei morti. La bambina vede due fate: la Nera,
dai tratti cupi, e la Scepa, la fata allegra, colorata, con una veste a
fiori, che ride sempre. Nei dintorni del casolare girano i partigiani:
il loro capo, il Toscano, ottiene dal padre di Evelina, che con loro
simpatizza, del cibo. Evelina e i suoi fratelli Sergio e Maria trovano
il cadavere di un tedesco ammazzato dai partigiani: la Nera li fa
scappare in tempo, e li spinge a nascondersi, pochi attimi prima
dell'arrivo dei tedeschi. In un succedersi incalzante di colpi di scena,
sulle colline attraversate dalla linea gotica alle spalle di Pesaro, in
attesa dell'arrivo degli Alleati, trascorre l'ultimo anno della Seconda
guerra mondiale filtrato dallo sguardo magico dell'infanzia, e travolge
tutta la famiglia di Evelina, padre e madre molto malata, i fratelli, e
il segreto di una bambina ebrea nascosta sotto una botola dentro la
stalla. Realtà e magia si mescolano e si intrecciano, facendo rivivere
il mondo contadino e quello delle fiabe, l'intrico complesso della
guerra civile e di quella mondiale. Lo stile asciutto, arricchito di
elementi dialettali, rende il racconto più reale: parole magiche, parole
amuleti, filastrocche, che aprono la porta al sogno o alla profezia. E
alla comprensione possibile di quello che accade.
ascolta qui la conversazione
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare