Conversazione di Livio Partiti con Samuele Bernardini
PRIMO FESTIVAL INTERNAZIONALE DI LETTERATURA RELIGIOSA
MILANO
E' vero: le guerre di religione del passato non esistono più, ma non sono terminati gli scontri ancora sanguinari fra credi diversi.
Questo Festival di letteratura religiosa getta un ponte fra l'uomo e ciò che necessariamente lo supera.
Un ponte di pace che diventa uno dei pochi mezzi oggi presenti in grado di tentare di comunicare l'incomunicabile.
Ovvero se un'altra Fede sotto certi aspetti è irrimediabilmente tale, cioè altra, è comunque simile nella comune ricerca di elevazione e sublimazione dell'anima.
Evento unico a Milano, luogo del Centro , così come la chiamarono i Celti, allora per la sua centralità geografica e adesso con il significato ancora più importante di centro spirituale interiore.
Perché ogni spiritualità è orientamento a un centro, fisico (Gerusalemme, La Mecca) o metafisico, quindi interiore.
Ecco il nesso, la ragione, gli ingredienti e gli scopi di Sublimar, il primo Festival Internazionale della Letteratura Religiosa. Dal 20 al 23 giugno 2014, nei suggestivi chiostri della Società Umanitaria troveranno posto gli stand dei principali editori internazionali del settore.
Questi apparterranno a tutte le più grandi correnti spirituali oggi presenti: Cristianesimo nelle sue varie forme (cattolico, ortodosso ed evangelico), Ebraismo, Islam, Induismo, Buddismo, Taoismo e gruppi minori purché davvero spiritualmente orientati.
Ogni operatore potrà presentare la propria proposta editoriale tramite apposite conferenze, che si alterneranno a dibattiti interconfessionali su determinate tematiche.
Questa prima edizione è sul tema della convivenza.
Non esattamente la pace… perché si può anche discutere e animatamente su diverse questioni non solo teologiche, ma sempre col massimo rispetto reciproco e in un'ottica di convivenza.
ascolta la conversazione
Il Festival della Letteratura di Tutte le Religioni è organizzato dalla F.F.M. Onlus, associazione di persone che dedicano, oggi come ieri, ampi stralci della vita al dialogo interreligioso.
Al suo interno giornalisti, studiosi, religiosi, persone di cultura e di spettacolo o semplici "uomini di buona volontà".
Esperienza di tutti è constatare le distanze tuttora esistenti tra le diverse Confessioni unite alla consapevolezza che la mancanza di dialogo è la principale causa della diffidenza reciproca.
Ciascuno di noi con la propria esperienza, i propri ideali e la propria ricerca , si è associato con l'intenzione di condividere l'altrui vissuto religioso, affinchè questo contatto di tanti possa portare alla massima apertura.
La stessa auspicata da Papa Francesco.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare