Conversazione di Livio Partiti con Salvatore Niffoi
SALVATORE NIFFOI
"LA QUINTA STAGIONE E' L'INFERNO"
FELTRINELLI
Il bandito Bagolaris ritorna a Maragalò in fin di vita. È tornato per essere seppellito sotto il melograno del giardino, ma prima che ciò accada, steso in quello che tanti anni prima è stato il suo letto, vuole raccontare al figlio Martine come sono andate le cose e lo farà solo se il figlio giurerà di non rivelare mai la sua confessione. Nato sotto mala luna, Tadeu si sposa ed entra subito a far parte della criminalità locale. In Barbagia ci sono i cattivi ricchi (che possono contare sulla rete dei poteri locali e su ingenti accumuli di ricchezze) e i cattivi nuovi (i banditi senza protezione). Al primo impiccio (forse un tradimento) Tadeu deve affrontare un lungo periodo di latitanza, minacciato dalla ricca famiglia dei Gunzanes. Identificato, Tadeu deve fuggire e trova una via per il continente. Si stabilisce a Roma e fa banda con er Fiamma, di Alfio Dominici, el Cannoniere, Serafino el Corvetto, Peppe er Giunco. Li chiamano i quattro dell'apocalisse. Uniti da un legame misterioso e potente i quattro mettono a segno rapimenti e regolamenti di conti, in un progredire sempre più terribile di violenza. Una violenza che sembra trovare giustificazione in un loro truce senso di giustizia contro la ricchezza e contro i potenti. Fanno fuori un industriale del caffè e cercano infine di rapire un ministro responsabile di atrocità contro un loro amico finito in galera. Un uomo del ministro colpisce Tadeu alla tempia. Con un proiettile in testa torna a Maragalò.
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LE CORDE DELL'ANIMA
CREMONA
VENERDI' 30 MAGGIO – ORE 22.30
PIAZZA DUOMO
SALVATORE NIFFOI E TERESA DE SIO
UNA CONVERSAZIONE CON STEFANO SALIS
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare