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ROBERTO PIUMINI

Conversazione di Livio Partiti con Roberto Piumini

 

 

ROBERTO PIUMINI

L'AMOROSA FIGURA

SKYRA

 

Nato nel 1406, come si calcola
facilmente, aveva Filippo Lippi allora la tonda età di cinquant’anni,
creduta meno adatta a cose forti e nuove di quella di quaranta, di
trenta: e dei venti non parliamo. Ma pare poi che ciò sia vero per
coloro appunto che stanno a contarsi gli anni addosso, a calcolare
passi, passaggi, cedimenti: mentre chi, giorno dopo giorno, anno per
anno, allunga con semplice lena la mano ai frutti, può arrivare senza
ceder gioia ed appetito a cinquanta, a sessanta e chissà quanti ancora:
fino a che la pietà di Dio, annoiata del suo lieto peccare, lo toglie
dal mondo alla buon’ora.”
Frate di dubbia condotta, amante delle
donne, artista di fama, Filippo Lippi giunge a lavorare nel convento di
Santa Margherita a Prato, dove incontra la giovane e bellissima suor
Marta, al secolo Lucrezia Buti, fattasi monaca per decisione del
fratello, ricco mercante fiorentino. Con lei Filippo sarebbe poi
fuggito, e da quell’unione avrebbe avuto il figlio Filippino, a sua
volta celebre pittore.
Allegro giocoliere di parole, Roberto Piumini
racconta con grazia, leggerezza e fine ironia una storia d’amore: amore
per la pittura (e per la scrittura) prima ancora che per la bellezza.

 


ascolta qui la conversazione

 

ROBERTO PIUMINI

 

 

Roberto Piumini è nato a Edolo, in provincia di Brescia, il 14 marzo 1947.
Ha abitato a Edolo, Varese, Milano.
Nel 1970 si è laureato in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano, con tesi su La persona del poeta in Emmanuel Mounier.
Ha frequentato la Scuola Superiore di Comunicazioni Sociali di Milano.
Dal 1967 al 1973 è stato insegnante di lettere in scuole medie e superiori della provincia di Varese.
Ha condotto numerosi corsi di dinamica espressiva, espressione corporea, scrittura poetica e teatrale.
È stato attore per tre anni con le compagnie Teatro Uomo di Milano e La Loggetta di Brescia.
Ha fatto esperienza per un anno come burattinaio.
Dal
1978 ha pubblicato moltissimi libri di fiabe, racconti corti e lunghi,
romanzi, filastrocche, poesie, poemi, testi teatrali, testi di canzoni,
testi per teatro musicale e cori, traduzioni, adattamenti, testi
parascolastici, presso circa 70 editori italiani.
Ha scritto
una trentina di testi poetici (poesie, ballate, poemi narrativi,
canzoni) su materiali di ricerca e memoria di gruppi di bambini, ragazzi
e adulti, in varie località, fra cui Omegna, Alessandria, Scandiano,
Milano, Imola, Reggio Emilia, Roma, Modena, Castel del Rio, Torino,
Mestre, Lugano (Svizzera).
Ha una cinquantina di traduzioni all’estero.
Dal
1990 ha pubblicato per adulti quattro romanzi, cinque raccolte di
racconti, testi di parodia letteraria, canzonieri, poemi narrativi,
presso una dozzina di editori.
Ha scritto testi poetici e narrativi su illustrazioni e in cataloghi d’arte.
Ha tradotto in versi poemi di Browning, i Sonetti e il Macbeth di Shakespeare, il Paradiso Perduto di John Milton e l’Aulularia di Plauto, con aggiunta di finale apocrifo.
Ha scritto in collaborazione con musicisti diversi libri su autori, strumenti, stili musicali, con materiale audio.
Ha registrato in audiolibri poemi e racconti propri e di altri autori.
È stato fra gli autori e ideatori della trasmissione televisiva RAI L’Albero Azzurro.
Ha scritto e condotto le trasmissioni radiofoniche Radicchio e Il Mattino di Zucchero.
Ha scritto e scrive testi per opere musicali, in collaborazione con musicisti italiani ed esteri.
Ha scritto soggetti e sceneggiature per cartoni animati e cortometraggi di fiction.
Ha scritto testi di accompagnamento per visite in musei, tra cui Il Museo Marino Marini e il Museo Palazzo Strozzi di Firenze.
Con gruppi corali, strumentisti, cantanti e attori, o accompagnato alla chitarra dal figlio Michele,
propone spettacoli di lettura e recitazione di propri testi, per
bambini, ragazzi e adulti, e spettacoli di animazione teatrale e
musicale.

 

 

IL POSTO DELLE PAROLE

ascoltare fa pensare

 

 

  

“Nato
nel 1406, come si calcola facilmente, aveva Filippo Lippi allora la
tonda età di cinquant’anni, creduta meno adatta a cose forti e nuove di
quella di quaranta, di trenta: e dei venti non parliamo. Ma pare poi che
ciò sia vero per coloro appunto che stanno a contarsi gli anni addosso,
a calcolare passi, passaggi, cedimenti: mentre chi, giorno dopo giorno,
anno per anno, allunga con semplice lena la mano ai frutti, può
arrivare senza ceder gioia ed appetito a cinquanta, a sessanta e chissà
quanti ancora: fino a che la pietà di Dio, annoiata del suo lieto
peccare, lo toglie dal mondo alla buon’ora.”

Frate di dubbia condotta, amante delle donne, artista di fama, Filippo
Lippi giunge a lavorare nel convento di Santa Margherita a Prato, dove
incontra la giovane e bellissima suor Marta, al secolo Lucrezia Buti,
fattasi monaca per decisione del fratello, ricco mercante fiorentino.
Con lei Filippo sarebbe poi fuggito, e da quell’unione avrebbe avuto il
figlio Filippino, a sua volta celebre pittore.

Allegro giocoliere di parole, Roberto Piumini racconta con grazia,
leggerezza e fine ironia una storia d’amore: amore per la pittura (e per
la scrittura) prima ancora che per la bellezza.

Roberto Piumini (Edolo, Brescia, 1947), laureato in Pedagogia
all’Università Cattolica di Milano, è stato insegnante, autore di corsi
di scrittura poetica e teatrale, attore, burattinaio.

Dal 1978 ha pubblicato moltissimi libri di fiabe, racconti, romanzi,
filastrocche, poesie, testi teatrali e di canzoni. Ha scritto una
trentina di testi poetici (poesie, ballate, poemi narrativi, canzoni) su
materiali di ricerca e memoria di gruppi di bambini, ragazzi e adulti.
Ha tradotto poemi di Browning, i Sonetti e il Macbeth di Shakespeare, il Paradiso Perduto di John Milton e l’Aulularia
di Plauto. Ha scritto in collaborazione con musicisti diversi libri su
autori, strumenti, stili musicali. È anche autore di romanzi, racconti,
poesie e poemi narrativi per adulti.

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“Nato
nel 1406, come si calcola facilmente, aveva Filippo Lippi allora la
tonda età di cinquant’anni, creduta meno adatta a cose forti e nuove di
quella di quaranta, di trenta: e dei venti non parliamo. Ma pare poi che
ciò sia vero per coloro appunto che stanno a contarsi gli anni addosso,
a calcolare passi, passaggi, cedimenti: mentre chi, giorno dopo giorno,
anno per anno, allunga con semplice lena la mano ai frutti, può
arrivare senza ceder gioia ed appetito a cinquanta, a sessanta e chissà
quanti ancora: fino a che la pietà di Dio, annoiata del suo lieto
peccare, lo toglie dal mondo alla buon’ora.”

Frate di dubbia condotta, amante delle donne, artista di fama, Filippo
Lippi giunge a lavorare nel convento di Santa Margherita a Prato, dove
incontra la giovane e bellissima suor Marta, al secolo Lucrezia Buti,
fattasi monaca per decisione del fratello, ricco mercante fiorentino.
Con lei Filippo sarebbe poi fuggito, e da quell’unione avrebbe avuto il
figlio Filippino, a sua volta celebre pittore.

Allegro giocoliere di parole, Roberto Piumini racconta con grazia,
leggerezza e fine ironia una storia d’amore: amore per la pittura (e per
la scrittura) prima ancora che per la bellezza.

Roberto Piumini (Edolo, Brescia, 1947), laureato in Pedagogia
all’Università Cattolica di Milano, è stato insegnante, autore di corsi
di scrittura poetica e teatrale, attore, burattinaio.

Dal 1978 ha pubblicato moltissimi libri di fiabe, racconti, romanzi,
filastrocche, poesie, testi teatrali e di canzoni. Ha scritto una
trentina di testi poetici (poesie, ballate, poemi narrativi, canzoni) su
materiali di ricerca e memoria di gruppi di bambini, ragazzi e adulti.
Ha tradotto poemi di Browning, i Sonetti e il Macbeth di Shakespeare, il Paradiso Perduto di John Milton e l’Aulularia
di Plauto. Ha scritto in collaborazione con musicisti diversi libri su
autori, strumenti, stili musicali. È anche autore di romanzi, racconti,
poesie e poemi narrativi per adulti.

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