ROBERTO LAMANTEA

Conversazione di Livio Partiti con Roberto Lamantea

 

 

ROBERTO LAMANTEA

-DELLE VOCALI L'AZZURRITA'-

MANNI EDITORI

 

 

Il legno, la carta, le foglie e i petali secchi di un fiore tra le pagine di un libro, un bosco e l’azzurrità delle montagne, la neve, la terra, la pietra cantano un paesaggio antico.
Quel canto è un ricordo di angeli dalle ali fredde, l’incanto della terra un esilio.
Tra memoria del paesaggio della natura e dell’infanzia e sguardo disincantato sul presente, declivi fonico-ritmici e derive della lingua, le poesie sono un diario, ogni data fissata sulla pagina è l’affermarsi della parola sul silenzio.
 
 
ascolta la conversazione
 
 
Roberto Lamantea è nato a Padova nel 1955, ha trascorso infanzia e adolescenza tra il Friuli Venezia Giulia, la Liguria e il Lago Maggiore, figlio di un pugliese e di una friulana con radici in Austria, vive a Mirano. Giornalista, critico letterario e di danza, ha collaborato con la pagina libri di “Il Gazzettino” dal 1973 al 1980, e dal 1989 è redattore della “Nuova di Venezia e Mestre”. Ha pubblicato le raccolte poetiche Eucaliptus, Ibis azzurro, Xilofonie, Nel vetro del cielo, Verde notte e la raccolta di saggi Il bene necessario.
 
 
"Il disincanto è lo specchio dell'incanto
nella vertigine dei giorni
nell'oltre e nell'altro è ostinato
Solo chi ha speranza è disperato"
 
 
15 febbraio 2008 ore 22.10
 
 
 
 
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare