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RICCARDO PASSONI

Conversazione di Livio Partiti con Riccardo Passoni, GAM Torino


 

RENOIR

DALLE COLLEZIONI DEL MUSEE D'ORSAY E DELL'ORANGERIE

TORINO – GAM GALLERIA D'ARTE MODERNA

DAL 23 OTTOBRE 2013 AL 23 FEBBRAIO 2014

 

Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

23 ottobre 2013 – 23 febbraio 2014 – See more at: http://www.skira.net/anteprime/renoir.html#sthash.uzRnqf6D.dpuf
Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

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Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

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Un importante accordo siglato con il Musée d'Orsay di Parigi, porterà alla GAM, dall’ultima settimana di ottobre a febbraio, una importante mostra dedicata a Pierre Auguste Renoir
(1841-1919), nato a Limoges da famiglia modesta l’artista dopo iniziali
difficoltà si afferma nell’ambiente parigino degli anni Ottanta
dell'Ottocento. Annoverato tra i pionieri dell’Impressionismo francese
insieme a Monet, Manet, Degas; Pisarro, Sisley, Cézanne si allontanerà
dal gruppo per ricercare diverse soluzioni artistiche. Ripensa al
passato e lo traduce in esperienze che gli permettono di trovare nuove
armonie e soddisfare la sua inesauribile passione per la pittura. La sua
produzione artistica importante sia da un punto di vista qualitativo,
sia quantitativo gli permesso di raggiungere riconoscimenti mondiali.
La mostra sarà un evento espositivo di grande richiamo e quindi
un’opportunità per il Dipartimento Educazione GAM per proporre un
ventaglio di attività dedicate a scuole, famiglie e gruppi di persone disabili.  
Qui di seguito, si evidenziano le linee guida dei percorsi in mostra
con laboratori e materiali strutturati a cura del Dipartimento
Educazione GAM. Le attività saranno declinate in relazione alle diverse
tipologie di pubblico e alle età dei partecipanti e si articoleranno
all’interno della mostra Renoir attraverso alcune scelte tematiche di opere e specifiche attività di laboratorio realizzate nell’Area Education GAM.  

CHAPEAU RENOIR!                                
Renoir si distingue dalla visione più paesaggistica degli altri Impressionisti perché
ha dedicato molta attenzione alla rappresentazione delle figure umane
diventando ritrattista su commissione e intorno al 1880, il suo quadro Madame Charpentier con i figli ha registrato il compenso più alto del periodo. Chapeau Renoir! I
complimenti vengono spontanei scoprendo la sua storia “illuminata”
dalla grande passione per la pittura, dalla voglia di vivere –
nonostante la malattia – espressa dal cromatismo vibrante delle sue
opere e dalla scelta di soggetti gioiosi dipinti in ambienti esterni per
esaltare l’impressione del variare della luce naturale. L’attività permetterà
di conoscere la famiglia Renoir e una selezione di dipinti tratti dalla
sua ampia produzione artistica nella quale l’elemento cappello è
ricorrente. Nella sua biografia compaiono molte foto che lo ritraggono
con svariati cappelli ed è nota, come ricorda Suzanne Valadon, la
passione di Renoir per i copricapo femminili che faceva realizzare
appositamente per le sue modelle. Il cappello, inoltre, è protagonista della moda francese della Belle epoque e sarà il filo conduttore sia del percorso in mostra, sia delle attività di laboratorio.      

NOTE DI COLORE                                 

La collezione di opere di paesaggio di Renoir di proprietà del Musée
d'Orsay è probabilmente da un punto di vista qualitativo, la più
significativa a livello internazionale. La sezione allestita alla GAM ne
comprende dieci, che ripercorrono un arco cronologico esteso. "L'ambiente circostante esercita su di lui un'influenza enorme – diceva di Renoir il fratello Edmond – si lascia trascinare dal soggetto e soprattutto dal luogo in cui si trova".
I tocchi delle sue pennellate rimandano al colore e al timbro delle
moderne note sonore, fortemente legate alle impressioni della natura,
del compositore Claude Debussy. Nella musica come nella pittura i
contorni diventano sfuggenti proprio per comunicare atmosfere e
sensazioni vaghe. Debussy concepisce un progressivo dissolversi delle
tradizionali forme musicali in favore di pezzi brevissimi che si
connotano come macchie sonore. Nei manoscritti critici Debussy ritorna
incessantemente sul nesso tra suono e immagine e nell’interdipendenza
delle arti. Dopo aver visitato in mostra la sezione dedicata ai
paesaggi, nell’Area Education GAM, accompagnati da una selezione di
brani musicali di Debussy, i partecipanti all’attività potranno
dipingere paesaggi ispirati dalle note del compositore e pianista
francese e dai colori di Renoir.    

LA VITA E’ UN MAZZO DI FIORI      
“Quando mi accingo a dipingere un mazzo di fiori cerco sempre di soffermarmi sull’aspetto che non avevo previsto”. Renoir
Particolari visivi e armonie irregolari della natura sono gli
argomenti scelti per questa attività del Dipartimento Educazione della
GAM  che si sofferma sulla piccola ma preziosa sezione della mostra di
Renoir dedicata ai fiori: bouquet e nature morte caratterizzate da una
tavolozza di molteplici colori,  pennellate veloci, vellutate, morbide e
delicate che evocano la consistenza e il  profumo dei fiori stessi.
L’artista dipinge soprattutto fiori e frutti appena colti e pieni di
vita, sottolineando quanto la loro bellezza trasmetta gioia di vivere ma
anche  provvisorietà, elemento che corrisponde alla brevità della
sensazione visiva. I boccioli di rose sono i preferiti da Renoir che
afferma “quando dipingo fiori, sperimento audacemente tonalità e valori
cromatici senza preoccuparmi di rovinare la tela, non oserei fare lo
stesso con una figura perché avrei paura di distruggere tutto”. La sua
esperienza nella decorazione di porcellane lo porta a dipingere i petali
come pennellate di colore armoniche, realizzate rapidamente
enfatizzando la diversità delle forme e mettendo in evidenza la seguente
concezione:  “Il principio fondamentale della natura è l’irregolarità”.
Se la vita per Renoir è un mazzo di fiori nulla è dunque più vivo delle
sue “nature morte”!

 

ascolta qui la conversazione

RICCARDO PASSONI

 

CATALOGO MOSTRA RENOIR – SKYRA EDITORE

Autore: Patry Sylvie

Descrizione: 24 x 28 cm, 176 pagine,125 colori, cartonato olandese

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Il catalogo della mostra di Torino edito da Skira
presenta,oltre alle riproduzioni delle opere in mostra, i contributi
critici di Sylvie Patry, Riccardo Passoni e Augustin De Butler.

 

IL POSTO DELLE PAROLE

ascoltare fa pensare

 

Il
volume, a corredo dell’importante rassegna torinese, illustra il
percorso artistico di Pierre-Auguste Renoir attraverso circa sessanta
capolavori eccezionalmente concessi in prestito dai musei d’Orsay e
dell’Orangerie, le due istituzioni parigine che ne custodiscono l’opera.


Renoir è stato uno dei protagonisti dell’Impressionismo, la corrente
attorno alla quale nella seconda metà dell’Ottocento si raccolse un
gruppo di pittori francesi in polemica con l’ufficialità del Salon, che
rifiutava le loro opere. Ammiratore di Gustave Courbet e di Édouard
Manet, ebbe così per compagni di strada Claude Monet, Frédéric Bazille,
Camille Pissarro, Alfred Sisley, Edgar Degas, Paul Cézanne e Berthe
Morisot. L’esposizione di celebri tele di alcuni di questi artisti,
accanto a quelle di Renoir, consente di cogliere appieno il fervido
clima di creatività e desiderio di innovazione in cui operavano gli
Impressionisti, fatto di ritratti reciproci, condivisione dei medesimi
atelier e comuni sedute di pittura, in studio o en plein air.


I dipinti presentati in questo catalogo, insieme a tre pastelli e a un
bronzo, documentano tutti i momenti e le svolte della prolifica carriera
artistica di Renoir, permettendo di ricostruire la sua passione per la
pittura che fu feconda, variegata e talvolta complessa.


Opere da tutti conosciute – quali L’altalena, Il clown, Danza in campagna, Ragazze al piano, Bagnanti e i celeberrimi nudi – e altri autentici capolavori (i ritratti di Claude Monet e di Frédéric Bazille, La lettrice, Giovane donna con la veletta, La toilette, La Senna ad Argenteuil, Sentiero nell’erba alta)
ricostruiscono, attraverso le scene di vita, i ritratti, le donne, i
paesaggi e le nature morte, l’intero universo artistico di uno dei
protagonisti più noti e amati tra gli Impressionisti.

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Il
volume, a corredo dell’importante rassegna torinese, illustra il
percorso artistico di Pierre-Auguste Renoir attraverso circa sessanta
capolavori eccezionalmente concessi in prestito dai musei d’Orsay e
dell’Orangerie, le due istituzioni parigine che ne custodiscono l’opera.


Renoir è stato uno dei protagonisti dell’Impressionismo, la corrente
attorno alla quale nella seconda metà dell’Ottocento si raccolse un
gruppo di pittori francesi in polemica con l’ufficialità del Salon, che
rifiutava le loro opere. Ammiratore di Gustave Courbet e di Édouard
Manet, ebbe così per compagni di strada Claude Monet, Frédéric Bazille,
Camille Pissarro, Alfred Sisley, Edgar Degas, Paul Cézanne e Berthe
Morisot. L’esposizione di celebri tele di alcuni di questi artisti,
accanto a quelle di Renoir, consente di cogliere appieno il fervido
clima di creatività e desiderio di innovazione in cui operavano gli
Impressionisti, fatto di ritratti reciproci, condivisione dei medesimi
atelier e comuni sedute di pittura, in studio o en plein air.


I dipinti presentati in questo catalogo, insieme a tre pastelli e a un
bronzo, documentano tutti i momenti e le svolte della prolifica carriera
artistica di Renoir, permettendo di ricostruire la sua passione per la
pittura che fu feconda, variegata e talvolta complessa.


Opere da tutti conosciute – quali L’altalena, Il clown, Danza in campagna, Ragazze al piano, Bagnanti e i celeberrimi nudi – e altri autentici capolavori (i ritratti di Claude Monet e di Frédéric Bazille, La lettrice, Giovane donna con la veletta, La toilette, La Senna ad Argenteuil, Sentiero nell’erba alta)
ricostruiscono, attraverso le scene di vita, i ritratti, le donne, i
paesaggi e le nature morte, l’intero universo artistico di uno dei
protagonisti più noti e amati tra gli Impressionisti.

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Livio Partiti: