Conversazione di Livio Partiti con Luca Merlini
RING LARDNER
"CI SONO SORRISI…"
A CURA DI LUCA MERLINI
PASSIGLI EDITORI
«Il mio scrittore preferito è mio fratello D.B., e subito dopo viene Ring Lardner. Mio fratello per il mio compleanno mi ha regalato un libro di Ring Lardner, subito prima che io andassi a Pencey. C’erano queste storie pazze e divertenti, e c’era quella storia di quel poliziotto addetto al traffico che si innamora di una ragazza carina che corre sempre troppo in macchina. Solo che il poliziotto è sposato, così non può sposarla né niente. Alla fine la ragazza muore, proprio perché corre troppo. Questa storia mi ha praticamente ucciso». J.D. Salinger, Il giovane Holden
Un mite poliziotto che si innamora di una ragazza in Cadillac, un autoritario impresario di musical di successo, le chiacchiere di giovani giocatori di baseball confinati perennemente in panchina, un marito di provincia perfetto ma insopportabilmente noioso, uno scrittore ubriacone che vuole suicidarsi… I temi di Lardner sono molteplici e tutti strettamente legati alla realtà americana degli 'anni ruggenti'. Un'ironia e un'umanità esplosive, una lingua nuova, non più letteraria ma 'come parla la gente'. Tutto questo è Ring Lardner, sublime, graffiante, irresistibile testimone dell'America degli anni Venti e Trenta.
In Italia due suoi racconti furono inseriti nella famosa antologia Americana (1941) a cura di Elio Vittorini e Cesare Pavese (e tradotti l’uno da Alberto Moravia e l’altro da Elio Vittorini stesso): poi Lardner è praticamente scomparso dall’editoria italiana. Non così negli Stati Uniti, dove questo grande innovatore ha avuto critiche eccellenti da Ernst Hemingway, da Virginia Woolf e da Francis Scott Fitzgerald, di cui fu grande amico e che a lui si ispirò per il personaggio di Abe North di Tenera è la notte.
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