Conversazione di Livio Partiti con Lorenzo Beccati
La chiamano la Tunisina. La disprezzano. La temono. Ma è a lei che i genovesi si rivolgono se hanno bisogno d’aiuto. Perché quella donna sfuggente è una rabdomante: sa ritrovare gioielli rubati, persone scomparse; riesce a smascherare ladri, truffatori e assassini. Tutti credono sia la custode di un potere arcano; in realtà, il potere di Pietra sta nella sua mente acuta e nella dolorosa consapevolezza che il mondo degli uomini non ammetterebbe mai di essere inferiore a una semplice donna.
Questa volta, però, l’incarico che attende Pietra è diverso da qualsiasi altro. Mentre Genova è in preda alla frenesia del carnevale, viene ritrovato il cadavere di una giovane, massacrata a morte e, lì accanto, c’è una bacchetta da rabdomante che sembra indicare Pietra come autrice del delitto. Per dimostrare la propria innocenza, Pietra inizia quindi a indagare e, ben presto, si rende conto che quell’omicidio sta riportando in superficie antichi e terribili rancori. Adesso per Pietra è giunto il tempo di affrontarli, di risalire alla sorgente nascosta del male. Prima che l’assassino torni a colpire. Prima che l’assassino torni per lei…
Con una prosa elegante ed evocativa, Lorenzo Beccati ci trasporta tra i carruggi di una Genova inedita e sorprendente, tratteggiata attraverso gli occhi di Pietra, una donna fragile come la speranza e salda come una roccia, contro cui s’infrangono superstizioni e pregiudizi, intrighi e vendette.
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Pietra è il mio nome è l'ultimo romanzo di Lorenzo Beccati. Come scrittore, ha già pubblicato vari libri, ma se il suo nome al momento vi dice poco, è perché la sua carriera principale – quella di autore televisivo – si è svolta dietro le quinte. Da 30 anni lavora con Antonio Ricci alla realizzazione di programmi di successo come Paperissima, Striscia la notizia e Drive In. Milioni di italiani hanno riso, senza saperlo, per le battute e i testi scritti da Beccati. Con questo libro, appena pubblicato dalla casa editrice Nord, l'autore ci invita a un viaggio nello spazio e nel tempo, nella Genova – sua città natale – del Seicento, dove durante il Carnevale viene ritrovato il cadavere di una giovane assassinata.
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