GIAN MARCO MARZOCCHI

Conversazione di Livio Partiti con Gian Marco Marzocchi

 

 

GIAN CARLO MARZOCCHI

DISLESSIA: IMPARIAMO A CONOSCERLA

BERGAMOSCIENZA

 

 

Varie abilità visive, attentive e cognitive sono implicate nell'impegno scolastico dello studente, con differenti gradi di rilevanza ai fini della lettura. Il prof. Maffioletti presenterà l'aspetto visivo: se alcune delle abilità visive di base degli studenti sono inadeguate o inefficienti, questi esprimeranno difficoltà nella decodifica della lettura. Il dottor Marzocchi presenterà gli aspetti cognitivi correlati alla lettura: un'abilità complessa e correlata allo sviluppo. La prof.ssa Possenti descriverà la sua attività di sensibilizzazione e approfondimento delle tematiche, nonché di supporto vero e proprio ai colleghi insegnanti direttamente coinvolti nell'applicazione didattica mentre il dottor Facoetti illustrerà lo stato dell'arte della ricerca sull'attenzione visiva spaziale. Un particolare ringraziamento alla professoressa Antonella Giannellini, Responsabile DSA,Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, che tratterà il tema dell'inclusività e dei bisogni educativi speciali.

 

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GIANCARLO MARZOCCHI

 

 

Gian Marco Marzocchi.
Psicologo, Ricercatore Universitario in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Milano-Bicocca dal 2003. Svolge attività clinica presso il Centro per l’Età Evolutiva di Bergamo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze presso la SISSA di Trieste. È docente di temi legati ai disturbi neuropsicologici dello sviluppo dal 1997.
Si occupa principalmente di Disturbi dell’Apprendimento Scolastico e di Disturbi di Attenzione e Iperattività (ADHD). Socio fondatore dell'Associazione Italiana Disturbi di Attenzione Iperattività (AIDAI) e dell’Associazione Italiana Ricerca e Intervento in Psicopatologia dell’Apprendimento (AIRIPA-Lombardia). Autore di una decina di libri in lingua italiana e circa 50 articoli pubblicati su riviste italiane ed internazionali.

 

 

IL POSTO DELLE PAROLE

ascoltare fa pensare