Conversazione di Livio Partiti con Claudio Gorlier
ROBERTA ROMANI – IRENE BELLINI
IL SEGRETO DI SHAKESPEARE
Prefazione di Roberto Giacobbo
MONDADORI
CIRCOLO DEI LETTORI – VIA BOGINO 9 – TORINO
Giovedì 10 ottobre, ore 18
Presentazione del libro di Irene Bellini e Roberta Romani edito da Mondadori
con Pietro Crivellaro, responsabile Centro studi TST e Claudio Gorlier, anglista
Su Shakespeare e sulla sua opera si fanno
ipotesi da secoli, e tutto sembra già essere stato detto. Ne siamo
sicuri? Forse c'è dell'altro da sapere, nuovi protagonisti da conoscere e
un punto di vista in grado di unire i tanti, preziosi dati raccolti nel
tempo da ricercatori colti e appassionati, troppo spesso osteggiati e
rimasti nell'ombra. Questo libro ci accompagna senza pregiudizi
attraverso i confini del tempo, per farci assistere, con occhi nuovi, a
una rappresentazione finora conosciuta solo in parte: la vita
dell'enigmatico e geniale William Shakespeare e di chi, con lui, ha
deciso un giorno di cambiare il volto dell'Inghilterra e dell'intera
cultura occidentale. Prefazione di Roberto Giacobbo.
ascolta qui la conversazione
Che intorno a William Shakespeare si celi un mistero, non è una novità.
C’è addirittura chi insinua che non sia lui l’autentico “padre” di
Amleto, Romeo e Giulietta e company. Sul tema di recente si sono
interrogate di recente Roberta Romani e Irene Bellini, autrici del
volume “Il segreto di Shakespeare. Chi ha scritto i suoi capolavori?”
edito da Mondadori (p.p 216; 9 euro), accompagnato da una prefazione di
Roberto Giacobbo. Il libro sarà presentato oggi alle 18 nel Ridotto del
teatro Politeama. Partecipano all’incontro il professor Siro Ferrone e
il giornalista Guido Guido Guerrera. L’ingresso è libero. Il libro nella
forma di un avvincente “giallo storico”cerca di ricostruire la storia
del mitico bardo di Stratford-upon-Avon. La tradizione vuole che fosse
un attore inglese, venuto da un piccolo borgo nella grande città, ma non
tutti ci credono: c’è chi ipotizza che fosse in realtà un nobiluomo di
corte, ad esempio. Ma il dato più sconcertante della produzione di
Shakespeare è la profonda conoscenza che egli dimostra di avere degli
ambienti e della cultura italiana. Partendo dall’analisi di queste
discrepanze, Roberta Romani e Irene Bellini hanno seguito le tracce
storiche del bardo presentando in questo libro una nuova, sconvolgente
biografia, che sovverte molte credenze assodate. «L’idea del libro –
racconta Roberta Romani – nasce da una puntata di Voyager, nel 2009, a
cui ho lavorato, dove per la prima volta in tv si è parlato di Michel
Agnolo Florio, un italiano semisconosciuto vissuto nel XVI secolo, come
probabile autore delle opere di Shakespeare. Per tre anni Irene e io
abbiamo lavorato senza sosta per riallacciare le fila di questa
incredibile storia, sostenute dalla consapevolezza che la via della
verità non ha etichette, ma contiene tracce indelebili a cui tutti
possono accedere».
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare