Conversazione di Livio Partiti con Angelo Molica Franco
MARGUERITE DURAS
"LA RAGAZZA DEL CINEMA"
TRADUZIONE DI ANGELO MOLICA FRANCO
DEL VECCHIO EDITORE
Per il centenario della nascita di Marguerite Duras, Del Vecchio Editore pubblica La ragazza del cinema, volume che contiene due sceneggiature, due racconti con struttura cinematografica: un inedito, Il camion, si accosta in un unico piano–sequenza al più noto Agatha: la conferma della coerenza e dell’acutezza di una grande osservatrice dell’umanità. Nei testi, la struttura cinematografica conferisce ancora maggior densità alle parole, che diventano il sottofondo musicale del tempo che scorre. In Agatha un uomo ritrova la sorella che non vede da anni, nella casa al mare. Si svela pian piano il ricordo delle estati da adolescenti, dell’inquieto desiderio che aleggiava tra i due, intessuto della voglia di partire, di andare via. Un impeto incestuoso narrato come un amore puro e irrealizzabile, vissuto come assoluto, al limite della realtà possibile. L’azione de Il camion si svolge tutta in una stanza: Gérard Depardieu e Marguerite Duras leggono la storia di una donna che ogni sera si fa dare un passaggio su un camion diverso e ogni sera racconta all’autista, che non la ascolta mai, la sua vita, per la prima volta. Tra i due personaggi, in salotto, le storie sembrano acquisire forma materiale insieme alla donna che le narra, in una tensione irrisolta e terribilmente perturbante.
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Nata in Indocina nel 1914, MARGUERITE DURAS è una delle più grandi intellettuali francesi del Novecento. Oltre che romanziera è stata regista e sceneggiatrice, e nelle sue opere ritrae con esattezza e passione l’infinito universo dei tipi umani. In tutti i suoi testi riecheggia la commistione di nostalgia e coraggio che la accompagnò per tutta la vita, dall’infanzia esotica, nei numerosi spostamenti, senza dimenticare l’esperienza intensa e dolorosa della guerra di resistenza, ma neanche la partecipazione alle contestazioni studentesche. Tra le sue opere, la più famosa rimane probabilmente il romanzo L’amante, dai tratti autobiografici, che le vale il PREMIO GONCOURT. Dopo le riprese del film tratto da quest’opera, però, la Duras pubblica un altro romanzo intitolato L’amante della Cina del Nord, nel quale rielabora l’intera vicenda. Scriverà continuamente: romanzi, racconti brevi, sceneggiature, pamphlet. Sembra turbinare tra gli eventi scortata da una ventata di energia inesauribile senza mai lasciarsi sfuggire l’occasione di riversare e riesaminare l’esperienza nei suoi testi. Gli ultimi anni della sua vita la vedono però solitaria nella sua casa di Parigi, in cui non ammette a visitarla quasi nessuno.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare