ALBERTO CAVALLI

Conversazione di Livio Partiti con Alberto Cavalli

 

 

Voce del Verbo Moda
Circolo dei Lettori
Torino 22-25 ottobre

 

Voce del Verbo Moda mette in scena il racconto della moda attraverso le voci, le esperienze e i saperi di ospiti italiani e internazionali, per cogliere le molteplici sfumature del concetto “moda” e per analizzare fenomeni e tendenze che producono continue innovazioni nel modo di pensare contemporaneo.
L’edizione 2015 racconta la “sapienza dell’intreccio”, il percorso (e i passaggi) per arrivare dal filato al prodotto finito, fatto non solo di materie prime e chimica, ma anche di conoscenze, storie e persone.
Il tessuto è la chiave di lettura di questa narrazione di cui sono protagonisti designer, stilisti, imprenditori, costumisti, fotografi, antropologi, chef, scrittori e storici del costume che intrecciano sguardi e punti di vista in quattro giorni di incontri, workshop, itinerari, progetti, confronti.

 

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ALBERTO CAVALLI

 

 

venerdì 23 ottobre ore 18.00
TRA FARE IMPRESA, ARTE E VIVERE NON C'E' CONFINE
storie sul filo

con Giovanni Bonotto, imprenditore tessile e Caroline Corbetta, curatrice di arte contemporanea, introduce Alberto Cavalli, direttore Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte
Pergiovanni Bonotto, che con il fratello Lorenzo guida l’azienda di famiglia, la qualità di un prodotto sta nel tempo che ci si impiega a produrlo.Dal 2007, oltre alle macchine digitali, ci sono telai meccanici anni ‘50, affidati a duecento maestri.La “Fabbrica Lenta” lavora per una produzione con imperfezioni uniche e inimitabili.Fondamentale è l’arte: Marcel Duchamp, John Cage, Yoko Ono sono alcuni degli ospiti dei Bonotto, che, proprietari della più ampia collezione della corrente Fluxus, la tengono esposta in fabbrica, come ispirazione per gli artigiani.
in collaborazione con Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte
Giovanni Bonotto, direttore creativo della Bonotto Spa, è ambasciatore di una nuova maniera di pensare e produrre, battezzata “Fabbrica Lenta”.Tutti i processi produttivi sono affidati a macchinari meccanici, privi di automatismi.

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare