Conversazione di Livio Partiti con Achille Mauri
La Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri nasce nel 1983 per volontà di Luciano Mauri in memoria del padre Umberto e della figlia Elisabetta, prematuramente scomparsa.
Nel corso di un’attività didattica quasi trentennale ha formato nuove generazioni di librai ed è diventata un laboratorio di sperimentazione e discussione sulle possibilità del libro. Primo esempio in Italia, secondo in Europa, dopo Francoforte, la Scuola promuove una discussione che non rimane circoscritta all'organizzazione e alla gestione del punto vendita, ma che si estende a tutti gli aspetti che coinvolgono l'attività della libreria: distribuzione, commercializzazione e promozione. Dal 1984 la Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri è tra le poche realtà europee, insieme alla Scuola di Francoforte e alla Scuola Librai Italiani di Orvieto, ad organizzare corsi specialistici per aspiranti librai e librai professionisti.
I corsi monografici di Milano, aperti a librai e aspiranti librai, offrono una vasta gamma di risorse di approfondimento, specializzazione e aggiornamento; il Seminario di perfezionamento che si tiene a Venezia è invece riservato ai soli librai professionisti. Grazie alla generosità e alla passione delle famiglie Mauri e Ottieri si continua oggi la discussione attorno alla qualità del libro, la sua vendibilità e le sue possibili estensioni, anche dopo la scomparsa di Luciano Mauri e Silvana Ottieri, principali sostenitori di questa iniziativa.
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"È una passione, lavorare per i librai.
Nella famiglia Mauri, nella famiglia Ottieri, nel Comitato Promotore si è fedeli ormai da trent'anni a questa professione, che è una medicina straordinaria.
Perchè non ci si può fidare solamente della propria intelligenza, spesso la propria intelligenza è un inganno.
Bisogna andare oltre, aprirsi, collaborare all'intelligenza del tempo.
Questo cerchiamo di fare, questo ci unisce e ci fa passare sopra le inevitabili difficoltà. Tra le nostre mani di editori, distributori, librai scorre il pensiero del nostro tempo.
Ne siamo consapevoli e attenti."
-Achille Mauri
IL POSTO DELLE PAROLE
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