Cristina Battocletti “I Dialoghi di Trani”

Cristina Battocletti Cristina Battocletti. Bobi Bazlen. La nave di Teseo

Cristina Battocletti
“I Dialoghi di Trani”

idialoghiditrani.com

domenica 24 settembre 2017, ore 18.30
I Dialoghi di Trani
Cristina Battocletti, Edoardo Boncinelli, Raffaele Simone
“Evoluzione e contaminazioni della lingua italiana”
Troppo spesso oggi usiamo parole abusate e stinte nel loro significato sottovalutando o ignorando il potere enorme della parola: “sovrano potente…minuta e invisibile… compie i più grandi miracoli…”(Gorgia)”. Attraverso la parola diamo senso a noi stessi e al mondo, viviamo la libertà della molteplicità dei significati.

Quali le implicazioni, quali le infinite possibilità?

Cristina Battocletti
“Bobi Bazlen”
L’ombra di Trieste
La nave di Teseo

lanavediteseo.eu

Bobi Bazlen (Trieste 1902 – Milano 1965) è stato uno dei maggiori influenzatori della cultura italiana nel Dopoguerra. Fondatore assieme a Luciano Foà di Adelphi, consulente di Einaudi e delle più importanti case editrici italiane, grazie a lui venne scoperto Italo Svevo e pubblicata la letteratura mitteleuropea fino ad allora sconosciuta, tra cui Franz Kafka e Robert Musil. Capace di leggere indifferentemente in tedesco, italiano, inglese e francese indovinava il valore dei libri in base al fatto che avessero “il suono giusto”. Affascinato da oroscopi e mappe astrologiche, aveva una cultura vastissima che si spingeva fino all’antropologia e all’arte primitiva. Di madre ebrea e padre cristiano evangelico, da adulto abbracciò il taoismo e le filosofie orientali. Imprendibile, misterioso, bizzarro anche nel vestiario, è rimasto sempre nell’ombra. Chi era dunque, Roberto, Bobi, Bazlen? Perché ha lasciato fantasmi irrisolti? Perché era amato da tanti, come la poetessa Amelia Rosselli, e avversato da altri, come il regista Pier Paolo Pasolini e lo scrittore Alberto Moravia? Una vita piena di passioni, amicizie profonde e frequentazioni di intellettuali come Elsa Morante, sofferenze, sullo sfondo della grande storia del Novecento. Dalle mattinate passate nella bottega di Umberto Saba, alle correzioni alle poesie del Nobel Eugenio Montale, all’avventura della psicoanalisi, con Edoardo Weiss e Ernst Bernhard, di cui fu uno dei primi pazienti. Questo libro racconta un Bazlen inedito, attraverso lettere mai viste e nuove testimonianze che riportano a Trieste, che lasciò a 33 anni senza farvi (forse) più ritorno.

Cristina Battocletti
Giornalista, lavora alla Domenica de Il Sole 24 Ore dove cura gli spettacoli, segue i festival cinematografici e la letteratura balcanica. Ha scritto a quattro mani la biografia di Boris Pahor che ha vinto il premio Manzoni per il miglior romanzo storico.

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