Claudio Capitini
“Incomparabili”
Voci fuori dal coro
Teatro, musica e un passo di danza
Gabrielli Editori
www.gabriellieditori.it
Il libro “Incomparabili” (Gabrielli Editori) chiude la “trilogia” dedicata dal giornalista Claudio Capitini, attraverso i suoi ritratti-interviste, alla storia di teatro, musica e danza, prodotti o ospitati a Verona, e che hanno visto la città scaligera quale ‘caput mundi’ dello spettacolo italiano e internazionale dagli anni Ottanta a oggi. Un ordito progettato come un unico itinerario storico e culturale cominciato a tessere nei due precedenti volumi: Le voci del teatro (edito da Marsilio), con protagonisti i grandi della prosa, di scena al Teatro Romano di Verona, e E lucevan le stelle (edito da Gabrielli) dedicato al Festival areniano raccontato dai suoi protagonisti.
Incomparabili si compone di oltre 80 interviste a interpreti unici di musica (lirica e sinfonica), teatro e danza per ognuno dei quali, come dice Luca Ronconi, il palcoscenico è l’unico territorio in cui poter respirare naturalmente, e dei quali Claudio Capitini ha avuto conoscenza e coscienza del valore, con ognuno intrecciando amicizie definitive: tutti legati da uno straordinario fil rouge e da una folgorante idea guida, il loro essere incomparabili e voci fuori dal coro.
Qualche nome? Per il TEATRO: Roberto Benigni, Florinda Bolkan, Giulio Brogi, Walter Chiari, Peppino De Filippo, Giulia Lazzarini, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Montesano, Moschin, Gigi Proietti, Massimo Ranieri, Rascel, Monica Vitti; per la MUSICA: Andrea Battistoni, Gianfranco Cecchele, Enzo Dara, Dante Ferretti, Carlo Maria Giulini, Mariella Devia, Carlo Lizzani, Zubin Metha, Milva, Morricone, Piovani, Scimone, Sokolov, Uto Ughi, Shirley Verret, Ivo Vinco; e per la DANZA: Alvin Ailey, Vittorio Biagi, Julio Bocca, Carolyn Carlson, Oriella Dorella, Dupond, Antonio Gades, Yuri Grigorovich, Marcel Marceau, Moses Pendleton dei Momix, Roland Petit, gli Stomp.
Nell’avvicinare questi e altri “incomparabili”, e chiedendo loro di togliersi il bianco del trucco, l’autore ne tratteggia carattere e personalità, sul filo di una memoria affettuosa, di ogni interprete realizzando un ritratto inedito e a tuttotondo, spesso di eccezionale significato, contestualizzando gli spettacoli, intrigando il lettore con aneddoti, con contrappunti, curiosità e notizie mai prima divulgate. E così agevolando, sullo sfondo di un vasto panorama affrescato, una riflessione sul pensare e fare cultura in Italia e nel mondo, anche nell’intento di ricordare, soprattutto ai giovani, che una generazione che ignora la sua storia non ha futuro.
Claudio Capitini è nato a Verona, dove vive e opera da giornalista. Laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università di Padova con tesi in Storia del Teatro, nello stesso periodo ha frequentato il Piccolo Teatro di Milano.
È critico teatrale e autore di programmi radio-televisivi. Consulente aziendale nell’area Comunicazione multimediale e Direct Marketing, è formatore ed esperto di public speaking. In questo ambito è autore di un saggio-manuale sull’efficacia della comunicazione tramite le tecniche del teatro titolato “Il ComunicatTore”.
È stato Capo Ufficio Stampa presso l’Ente Lirico Arena di Verona. Con Marsilio ha pubblicato nel 2014 “Le voci del Teatro. Interviste ai grandi della scena”.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it