Antonio Moresco “L’addio”

Antonio Moresco Antonio Moresco L'addio Giunti Editore

Antonio Moresco
“L’addio”
Giunti Editore

“Perché ci sono queste due sterminate città dei vivi e dei morti abitate da uomini che si credono vivi e si credono morti? Non lo so, non lo so, io non lo so cosa viene prima e cosa viene dopo. Io non capisco niente, sono solo uno che non ha paura e non ha speranza, che quando si getta in una missione va fino in fondo, sono come un cane che non molla mai la presa anche se lo prendono a bastonate sul muso e sugli occhi. Però c’è sempre qualcosa di cui non so niente e che mi sovrasta…”
Dopo Gli esordi, i Canti del caos e Gli increati, L’addio, il nuovo romanzo di Antonio Moresco. Un’avventura totale, poetica e conoscitiva nata in un momento cruciale della vita dell’autore.
«Mi chiamo D’Arco e sono uno sbirro morto.» Comincia così questo travolgente romanzo, metafisico e d’azione. Il protagonista è un uomo pieno di dolore, delicatezza e furore, chiamato a compiere una missione impossibile.
La città dei vivi e quella dei morti sono vicine, comunicanti, e si assomigliano molto. La polizia dei vivi e la polizia dei morti sono in contatto e collaborano, quando devono risolvere i casi più difficili. Dispongono di cellulari tarati per la comunicazione tra vivi e morti, e di e-mail criptate. Ma c’è un’altra cosa, che però nessuno sa dire: quale dei due mondi venga prima. Ora D’Arco deve tornare nel mondo dei vivi, nel quale fu ucciso, per fermare un massacro di vittime innocenti. Ma, se la morte venisse davvero prima della vita e il male prima del bene, come si potrà invertire la spirale?
D’Arco ci proverà perché è uno che non si arrende, perché ha una formidabile guida e un alleato: un bambino dal cranio rasato, gli occhi spalancati e i denti serrati, una creatura senza più voce e con il collo percorso da una cicatrice prodotta da una collana di filo spinato, ma con la volontà attraversata dalla stessa indomabile sete di giustizia.
Una coppia di eroi fragili e indistruttibili, individui solitari e disillusi ma disposti a mettere in gioco tutto per difendere chi sia stato umiliato e offeso: un uomo che si è gettato alle spalle le speranze e un bambino muto ma capace di guardare e vedere nel futuro e nell’abisso, come quei fanciulli straordinari cari all’apologetica di alcune fedi religiose.
Un romanzo di combattimento attraversato da una cocente storia d’amore e da interrogativi vertiginosi, che è anche una meditazione estrema sulla presenza del male e del dolore nel mondo e sulla possibilità di salvezza.
Con questa nuova opera Antonio Moresco irrompe in un genere letterario popolare e nobile al tempo stesso, il romanzo poliziesco, per terremotarlo, aprirlo a nuovi orizzonti e condurlo in territori inesplorati. Come è caratteristica di questo scrittore, sempre fedele a se stesso e alle sue tematiche eppure capace di spingere ogni volta più in là la sua energia visionaria e la sua incrollabile fiducia nella forza dell’intransigenza e nelle possibilità della letteratura.

Dicono del libro
“ Un thriller esistenziale, con una trama adatta all’istante prima del big bang, e che scardina l’idea del Tempo ”
Michele Neri, Vanity Fair

“ “Ancora una volta, coi suoi fragili eroi, Moresco scrive sfidando l’inesprimibile”
Cinzia Fiori, La Lettura – Corriere della Sera

“ Metafisico e schiacciante per l’ondata linguistica, emotiva e cerebrale con cui ci travolge ”
Leonetta Bentivoglio, La Repubblica

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