Antonella Lattanzi “Perfect Day – Scuola Holden”

Antonella Lattanzi Antonella Lattanzi "Perfect Day" Scuola Holden

Antonella Lattanzi
“Perfect Day”

scuolaholden.it


Una giornata, otto scrittori, molte stelle
Scuola Holden
2 dicembre 2017

Il 2 dicembre 2017 la Scuola Holden dedica un’intera giornata al Desiderio. È il Perfect Day, un giorno da passare insieme a otto grandi scrittori italiani che racconteranno, attraverso le loro passioni, la loro personale visione del Desiderio. Mauro Berruto, amministratore delegato della Holden, aprirà la giornata con un discorso di benvenuto, dopodiché Michela Murgia, Alessandro Baricco, Nicola Lagioia, Giuseppe Culicchia, Antonella Lattanzi, Maurizio De Giovanni, Fabio Geda e Marco Missiroli faranno lezione, dandosi il cambio, dalle 9.00 fino alle 19.00.

Come funziona il Perfect Day?
Di solito tra scrittori e lettori c’è una distanza fisica incolmabile: tuttavia, in occasioni come queste, può essere annullata. I partecipanti saranno chiamati a immaginare il loro “Giorno Perfetto”, scegliendo gli scrittori e le lezioni che vogliono seguire, per costruire personalmente il loro programma ideale.
La lezione di apertura sarà con Michela Murgia alle 9.45, e quella di chiusura con Alessandro Baricco, alle 17.15. Le altre quattro lezioni della giornata saranno a scelta libera: al momento dell’iscrizione, i partecipanti potranno scegliere le classi che preferiscono.
In aula avranno modo di conoscere, ascoltare, divertirsi e confrontarsi con gli autori, che guideranno gli allievi alla scoperta del Desiderio: che si tratti di un’infatuazione per Lolita o di organizzare La grande abbuffata, che porti al Tormento e l’estasi o ai confini della Follia, si tratterà di un viaggio alle origini di quella forza trascinante e misteriosa capace di farci brillare di una luce speciale.

L’origine della parola “desiderio” è, infatti, una delle più belle e affascinanti che si possano incontrare. Il termine ha origine nella preposizione de-, che in latino ha un’accezione negativa, e da sidus, stella. Desiderare, quindi, significa letteralmente “mancanza di stelle”, di buoni presagi, dei migliori auspici, della giusta direzione da seguire. Per estensione, desiderare è sentire una mancanza, e di conseguenza cercare, con passione, di colmarla.
È quello che faremo alla Scuola Holden il 2 dicembre, durante il Perfect Day.

A partire dalle 9.00 la Scuola sarà pronta ad accogliere gli allievi. Ogni incontro durerà circa un’ora; iscriversi costa 90 €, ma per chi ha meno di 30 anni costa 50 €.
Il Perfect Day è organizzato con la partecipazione di Lavazza, Baratti&Milano e Galup.

Il modulo di iscrizione per scegliere le lezioni e inventare il proprio Perfect Day è online su scuolaholden.it/perfect-day. Per maggiori informazioni contattare 011 6632812 o scrivere una mail a corsi@scuolaholden.it

Da Buzzati a Nabokov, fino a Lucio Fontana: la vera passione è quella della ferita e dello struggimento? Racconterà di questo Marco Missiroli mentre Giuseppe Culicchia parlerà del desiderio di tornare bambini con Dickens, Bernhard e Twain. Titolo della lezione di Antonella Lattanzi sarà invece “La rivoluzione del desiderio”: desiderare qualcosa vuol dire pensare intensamente a quella cosa, quella persona, quella situazione. Ogni desiderio è un gesto rivoluzionario, che se perseguito può cambiare la vita. Come affronta i desideri chi scrive, in ogni campo? Fabio Geda interverrà con una lezione intitolata: “La lunga battaglia per il desiderio – Distopie, suicidi e orsetti impiccati nella letteratura per giovani adulti”, nella quale racconterà come la narrativa per giovani adulti sia passata dal pessimismo al nichilismo. E ancora, Nicola Lagioia terrà una lezione dal titolo “Preghiere esaudite” e Maurizio De Giovanni “Il desiderio del movente, il movente del desiderio.”

Antonella Lattanzi
“Una storia nera”
Mondadori


Antonella Lattanzi, voce unica nel panorama letterario contemporaneo, costruisce un meccanismo narrativo miracoloso – un giallo, un noir, una storia d’amore – popolato di creature splendidamente ambigue.

Roma, 7 agosto 2012. Il giorno dopo la festa di compleanno della figlia minore, Vito Semeraro scompare nel nulla. Vito si è separato da qualche tempo dalla moglie Carla. Ma la piccola Mara il giorno del suo terzo compleanno si sveglia chiedendo del papà. Carla, per farla felice, lo invita a cena. In realtà, anche lei in fondo ha voglia di rivedere Vito. Sono stati insieme per tutta la vita, da quando lei era una bambina, sono stati l’uno per l’altra il grande amore, l’unico, lo saranno per sempre. Vito però era anche un marito geloso, violento, capace di picchiarla per un sorriso al tabaccaio, per un vestito troppo corto. “Può mai davvero finire un amore così? anche così tremendo, anche così triste.” A due anni dal divorzio, la famiglia per una sera è di nuovo unita: Vito, Carla, Mara e i due figli più grandi, Nicola e Rosa. I regali, la torta, lo spumante: la festa va sorprendentemente liscia. Ma, nelle ore successive, di Vito si perdono le tracce. Carla e i ragazzi lo cercano disperatamente; e non sono gli unici, perché Vito da anni ha un’altra donna e un’altra quasi figlia, una famiglia clandestina che da sempre relega in secondo piano. Ma ha anche dei colleghi che lo stimano e, soprattutto, una sorella e un padre potenti, giù a Massafra, in Puglia, i cui amici si mobilitano per scoprire la verità a modo loro. Sarà però la polizia a trovarla, una verità. E alla giustizia verrà affidato il compito di accertarla. Ma in questi casi può davvero esistere una sola, chiara, univoca verità? Antonella Lattanzi, voce unica nel panorama letterario contemporaneo, costruisce un meccanismo narrativo miracoloso – un giallo, un noir, una storia d’amore – popolato di creature splendidamente ambigue. Attraverso una macchina linguistica prodigiosa e un ritmo incalzante e cinematografico, percorre in funambolico equilibrio il crinale che separa bene e male, colpa e giustizia, amore e violenza. E rivela, uno dopo l’altro, i segreti che ruotano attorno ai suoi personaggi, fino a far luce su quello che è successo davvero la notte in cui Vito è scomparso.

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