Angelo Casati
“Innamorarsi”
Qiqajon
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Una riflessione per sfatare pregiudizi e sospetti sull’innamorarsi, una vicenda umanissima che è esperienza comune a tutti. L’autore, attento conoscitore dell’umanità, con l’approccio poetico che lo contraddistingue, canta l’innamoramento in tutte le sue sfaccettature, in tutte le sue gamme, un amore fatto di passione, di desiderio di totalità e d’infinito, raccogliendo frammenti e suggestioni su questa esperienza, quasi spigolando tra i pensieri. Nel tentativo di due creature di arrivare alla pienezza della vita nello stupore della diversità dell’altro, nella bellezza del dono, nell’anelito della ricerca insonne dell’altro vi è la presenza del Dio di Gesù.
“Mi sono rimasti impigliati nella memoria e sono centinaia. Sono libricini, di ogni formato e colore. Dopo anni li tocco, li sfioro come pagine che conservano qualcosa di sacro, quasi custodissero un tepore: sono i libricini che negli anni decine e decine di coppie hanno prima immaginato e poi creato per la celebrazione del loro matrimonio. Ogni volta che mi succedeva di assistere come prete a un matrimonio mi incuriosiva la scelta delle letture da parte degli sposi e sull’onda di immaginazioni mi capitava spesso di lasciarmi condurre a un commento o a un altro. Ora vorrei riprenderli, spigolando lungo il terreno di quelle letture. Le spigolature non porteranno nomi propri, nel desiderio di non venir meno a un riserbo più che dovuto, ma forse lasceranno intravedere la passione dei volti. Indimenticabili.”
“Che a scrivere di “innamorarsi”, sia io, un prete, può procurare una certa meraviglia, essendo una parola laica e in sospetto in certi ambienti che frequentiamo. E proprio perché laica e in sospetto, parola bisognosa secondo alcuni di “purificazione” o, se non altro, di una “spiritualizzazione” che la renda parola sdoganabile, accettabile. Ebbene io vorrei dedicare la prima parte della mia riflessione a sfatare pregiudizi e sospetti sull’innamorarsi e la seconda a raccogliere frammenti e suggestioni sull’esperienza, quasi spigolando tra pensieri.”
“Cercami nelle parole che non ho trovato”
Blaga Dimitrova
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Angelo Casati (Milano 1931), presbitero della diocesi di Milano dal 1954. Dopo aver insegnato al seminario diocesano e aver esercitato il ministero a Busto Arsizio e a Lecco, è stato per oltre vent’anni parroco a San Giovanni in Laterano a Milano. Presso le nostre edizioni ha pubblicato la raccolta di poesie Nel silenzio delle cose (2007) e Incontri con Gesù. Figure della sequela (2010).
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