Amedeo Balbi “BergamoScienza”

Amedeo Balbi Amedeo Balbi, BergamoScienza

Amedeo Balbi
“Bergamo Scienza”
Onde Gravitazionali
Domenica 9 ottobre 2016

Alle 11,30, la tavola rotonda “Onde gravitazionali” vedrà protagonisti i tre fisici italiani Laura Cadonati, Eugenio Coccia e Adalberto Giazotto, appartenenti al team internazionale che il 14 settembre 2015 ha scoperto e confermato sperimentalmente la teoria di Albert Einstein del 1916. Insieme a loro sul palco del Donizetti anche il fisico Renato Angelo Ricci e l’astrofisico Amedeo Balbi.

Onde Gravitazionali
I ricercatori del Caltech, del MIT e del LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), sono riusciti a rilevare la presenza delle onde gravitazionali di un evento cosmico utilizzando il LIGO, un doppio osservatorio costruito negli Stati Uniti, ad Hanford Site (Washington) e a Livingston (Louisiana).
Onde gravitazionali, l’annuncio live della scoperta
Si tratta di una importantissima conferma sperimentale di un’ipotesi teorica e alla scoperta hanno collaborato anche i ricercatori italiani e francesi del VIRGO, un rilevatore che si trova nel comune di Cascina (Pisa) del tutto simile a quelli americani. Il rilevatore italiano non ha rilevato le onde solo perché in questi mesi era in fase di ristrutturazione.

Lo scopo di questi strumenti, coronato da successo, era quello di cercare e trovare le increspature che si formano nel tessuto spazio-tempo dell’Universo quando due masse si avvicinano tra loro ruotando vorticosamente le une attorno alle altre.
La ricerca originale pubblicata su Physical Rewiew Letters
Previste dalla Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein, divulgata esattamente 100 anni fa, le onde gravitazionali sono finalmente state catturate.

La probabilità che vi sia un errore è di una su 3 milioni e mezzo, ciò significa che i risultati hanno una certezza 5,1 sigma (sigma è un parametro utilizzato dai fisici per indicare la maggiore o minore certezza dei dati a disposizione), la stessa con la quale si annunciò l’esistenza del Bosone di Higgs. Questo vuol dire che la probabilità di essere certi della scoperta è superiore al 99,9 per cento.

Le onde gravitazionali sono state rivelate il ​​14 settembre 2015, alle 10:50:45 ora italiana (09:50:45 UTC, 05:50:45 am EDT), da entrambi gli strumenti gemelli entro una finestra temporale di coincidenza di 10 millisecondi.

Le onde gravitazionali rivelate sono state prodotte nell’ultima frazione di secondo del processo di fusione di due buchi neri, di massa equivalente a circa 29 e 36 masse solari, in un unico buco nero ruotante più massiccio di circa 62 masse solari: le 3 masse solari mancanti al totale della somma equivalgono all’energia emessa durante il processo di fusione dei due buchi neri, sotto forma di onde gravitazionali.

I due buchi neri, prima di fondersi, hanno spiraleggiato, per poi scontrarsi a una velocità di circa 150.000 km/s, la metà della velocità della luce.

fonte: focus.it

Amedeo Balbi, astrofisico, insegna all’Università di Roma “Tor Vergata”. I suoi studi spaziano dall’origine dell’universo, al problema della materia e dell’energia oscure, alla ricerca di vita nel cosmo. Molto attivo anche sul fronte della divulgazione scientifica, è editorialista de Le Scienze, ha scritto tra gli altri per Repubblica, La Stampa, Wired, Il Post, e collaborato con programmi radio e tv. È autore di diversi libri, tra cui «Cercatori di meraviglia» (Rizzoli, 2014), vincitore del Premio nazionale di divulgazione scientifica 2015. Il suo ultimo libro è «Dove sono tutti quanti?» (Rizzoli, 2016).

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