Alessandra Bianco
Pubbliche Relazioni, Gruppo Lavazza
Festival Comunicazione, Camogli
www.festivalcomunicazione.it
Laureata in Lettere Moderne con un Master in Comunicazione d’Azienda, è Chief Public Relations Officer del Gruppo Lavazza, occupandosi sia delle attività di media relations che degli eventi e delle sponsorizzazioni corporate dell’Azienda, gestendone il coordinamento internazionale. Dal 2001 al 2015 è stata la responsabile delle Relazioni Pubbliche del Gruppo Lavazza dopo un percorso nel consumer marketing e nell’area di advertising.
31 minuti con Alessandra Bianco
Intervista con Marco Zatterin
Lavazza al Guggenheim di New York
Retrospettiva di Laszlo Mohology-Nagy
Le potenzialità dell’arte in tutte le sue forme espressive, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura al design in una continua ricerca dell’opera totale. Il tutto, inteso come veicolo di trasformazione sociale grazie al progresso e alla ricerca tecnologica. Questo è il manifesto teorico di László Moholy-Nagy, forse uno degli artisti più eclettici e innovatori del novecento.
E quest’anno Lavazza è orgogliosa di essere il principale partner della retrospettiva monografica Future Present, allestita al Solomon Guggenheim di New York. Un’imponente mostra in onore di uno dei professori e principali esponenti del Bauhaus, László Moholy-Nagy.
Dal 27 maggio al 7 settembre 2016, il pubblico avrà un’occasione unica per osservare e vivere da vicino le opere e il percorso di ricerca artistico di uno dei massimi esponenti del Modernismo, la cui carriera si è sviluppata attraverso tutte le arti figurative senza soluzione di continuità.
“La nostra azienda è molto lieta di aver reso possibile la presentazione a New York della retrospettiva “Moholy-Nagy: Future Present”, allestita al Guggenheim. Come nuovo membro del Board of Trustees del Guggenheim sono particolarmente entusiasta del terzo anno di collaborazione tra Lavazza e questa primaria istituzione culturale.”
(Cit. Francesca Lavazza)
Future Present ripercorre l’intera carriera di questo utopistico modernista che ha creduto nella potenzialità dell’arte come mezzo di propulsione di trasformazione sociale, lavorando fianco a fianco con la tecnologia. Nonostante l’importanza di Moholy-Nagy e la visibilità della sua opera durante la sua vita, poche mostre sono riuscite a trasmettere la natura sperimentale del suo lavoro, l’entusiasmo mostrato per i materiali industriali e le innovazioni radicali apportate grazie al movimento e alla luce.
Una retrospettiva attesa da lungo tempo che delinea la metodologia multidisciplinare dell’artista, riunendo più di 300 opere provenienti da collezioni pubbliche e private in Europa e negli Stati Uniti, alcune delle quali mai esposte al pubblico in questo paese.
“Non colui che ignora l’alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l’analfabeta del futuro.”
(Cit. László Moholy-Nagy)
La passione che lega Lavazza al mondo dell’arte contemporanea è iniziato oltre 20 anni fa con la collaborazione con alcuni dei più noti fotografi al mondo nell’ambito della produzione del Calendario Lavazza (per citarne alcuni Steve McCurry, Annie Leibovitz, e David Lachapelle). Recentemente questa passione ha portato Lavazza a collaborare con organizzazioni di prim’ordine, quali il Guggenheim Museum di New York, i Musei Civici di Venezia, il MUDEC di Milano e la Photographer’s Gallery di Londra.
Questa mostra rappresenta un ulteriore passo importante nell’ambito dell’impegno di Lavazza a sostegno della cultura, con l’obiettivo di continuare a promuovere il dialogo attraverso le collaborazioni attualmente in corso e quelle che si avvieranno nel prossimo futuro.
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