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Alberto Gedda “Gridatelo dai tetti”

Alberto Gedda, Gridatelo dai tetti, Fusta Editore

Alberto Gedda
“Gridatelo dai tetti”
autobiografia e lettere di Bartolomeo Vanzetti
Fusta Editore

fustaeditore.it

Venerdì 22 settembre 2017, ore 21.00
Saluzzo, Teatro Magda Olivero
Presentazione di “Gridatelo dai tetti”
con Alberto Gedda autore e giornalista rai, Giampiero Gramaglia editorialista de “Il Fatto Quotidiano”, Roberto Pignatta assessore alla cultura del comune di Saluzzo, Chiara Rosso cantante, Dario Littera chitarrista, Roberto Mare attore, Alberto Dellacroce giornalista.

Charlestown, 23 agosto 1927: Sacco e Vanzetti muoiono innocenti sulla sedia elettrica. Una vicenda che questo libro, giunto alla terza edizione.. ripercorre attraverso documenti originali, come l’autobiografia scritta in carcere da Vanzetti e la sua corrispondenza con la famiglia rimasata a Villafalletto nel Cuneese, ad accudire un piccolo podere.

«Non tenete celato il mio arresto. Non tacete ma gridate dai tetti, a tutti, del delitto che si trama a mio danno. No, non tacete, che il silenzio sarebbe vergogna».
Così il primo ottobre del 1920 scrive Bartolomeo Vanzetti al padre Giovanni Battista per annunciargli d’essere detenuto in carcere, a Charlestown, accusato di rapina e omicidio insieme a Nicola Sacco. Nick & Bart. I due, italiani e anarchici, saranno uccisi sulla sedia elettrica il 23 agosto del 1927. Innocenti, come riconoscerà mezzo secolo dopo il governatore del Massachusetts Michael S. Dukakis che ha cancellato ogni sospetto di colpa.
Una storia universale e sempre attuale perché l’ingiustizia, il razzismo, l’intolleranza sono sempre fra noi. Per questo occorre gridare forte dai tetti del nostro quotidiano.

Il dramma di Bartolomeo Vanzetti e di Nicola Sacco, Nick & Bart, ha attraversato la storia.
Bruciati sulla sedia elettrica, nel penitenziario di Charlestown il 23 agosto del 1927 per un delitto che non avevano commesso, i due italiani sono stati pienamente riabilitati cinquant’anni dopo dal Governatore del Massachussetts, Michael S. Dukakis, riconoscendo la loro totale innocenza e la persecuzione di cui furono vittime.

Questo libro racconta la storia di Bartolomeo Vanzetti che, nato in un paesino della provincia di Cuneo, Villafalletto, se ne andò in America alla ricerca di un futuro restando in contatto con il padre e le sorelle.

Attraverso queste lettere, e molti documenti originali come l’autobiografia scritta in carcere, viene ricostruita la vicenda umana e politica di Vanzetti intrecciata a quella dell’inseparabile amico e compagno Nicola Sacco, anch’egli povero immigrato italiano (da Torremaggiore, in provincia di Foggia), anarchico.

Due uomini, due vite, due storie che sono divenute simboli dell’ingiustizia, dell’odio etnico e politico, della persecuzione. Affrontare sempre a fronte alta, certi della ragione, onestamente fieri.


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